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Rassegna Stampa

Nuovo Domani Sud n° 35

I problemi della IV Circoscrizione di Reggio C.

Ogni giorno siamo bombardati da slogan che sulle tv locali e sui giornali magnificano l'operato dell'amministrazione Falcomatà e il suo merito nella cosiddetta "rinascita" di Reggio Calabria. Questi spot elettorali, vedi progetto Urban, metano, Atam, varie iniziative pseudoculturali e ambientaliste (che grandi benefici ha ricavato la cittadinanza con i fiori esposti sul Corso Garibaldi durante il maggio in fiore!), non fanno altro che distogliere l'attenzione dei cittadini dai gravi problemi reali che affliggono la città.
Ma per quali motivi Reggio starebbe vivendo un momento da molti definito di primavera? Solo perché grazie alle Ferrovie dello stato (e non all'Amministrazione Comunale come si vuol far credere) si è riqualificato il più bel chilometro d'Italia o perché giornalmente sul Corso Garibaldi spuntano come funghi decine e decine di lampioni "old style" che restringono i già stretti e vetusti (ma questa è un'altra storia) marciapiedi del glorioso "stratuni", o perché come da tempo recita il famoso tormentone del progetto Urban: la periferia si fa grande! Di grande in periferia, ma anche al centro c'è solo il caos che regna sovrano.
Per parlare di tutti i problemi della città ci vorrebbero ore e ore, la mia analisi si ferma quindi solo ad una piccola parte degli innumerevoli problemi che travagliano i tanti cittadini che abitano nel territorio della IV Circoscrizione. A dire la verità il territorio della IV Circoscrizione comprende rioni diversi: il rione Schiavone o di S. Antonio, quello dei Villini Svizzeri, Trabocchetto, Condera, Pietrastorta, Spirito Santo e San Cristoforo, ma comprende anche le centrali Via Melacrino e Treviso.
Questi rioni sono diversi per storia, cultura e tradizioni; alcuni di essi fino a qualche anno addietro erano considerati dei veri e propri paesi, ma accomunati da un unico denominatore comune, le problematiche che li affliggono: le strade gruviera, l'illuminazione fioca, il traffico paralizzato nelle ore di punta e l'assenza di vigili, il degrado delle tante scalinate disseminate sul territorio dalle quali si gode però una vista incantevole sullo Stretto, i continui guasti alle tubature dell'acqua cosiddetta potabile e delle acque reflue (tanto che lo scorso anno il Sindaco con un'ordinanza ha dovuto vietare nella zona circostante "Parco Fiamma" l'uso dell'acqua per qualsiasi utilizzo eccetto che per scaricare i water, in quanto nelle condotte potabili si erano infiltrati liquidi provenienti dalle condotte fognarie) e l'ineffettuazione dello spurgo dei tombini nel periodo antecedente le piogge autunnali, il che provoca la trasformazione della maggior parte delle strade che, essendo in pendenza, diventano dei veri e propri fiumi durante gli acquazzoni.
Il problema più preoccupante è costituito dalle strade, le strade tutte rattoppate e disseminate di buche (vedi in particolare Via Cappuccinelli, Via Villini Svizzeri, Via Trabocchetto I, II, III e Via Vecchio Cimitero) che provocano grandi danni agli ammortizzatori delle auto; le strade molte delle quali senza marciapiedi o che, se esistono, sono dissestati e causano danni ai malcapitati cittadini che spesso scivolando sono costretti a lunghe degenze all'Ortopedico. Fermo restando che il problema dell'abbattimento delle barriere architettoniche non è mai stato preso in considerazione seriamente.
Le strade e la viabilità, un problema che gli spot comunali dicono di avere risolto con l'acquisto dei bus navetta, che però in Via Melacrino e Via Reggio Campi non vengono utilizzati quasi mai, creando gravi disagi quando s'incontrano due mastodontici autobus o quando le auto parcheggiate in modo non proprio ortodosso (tanto i vigili di qui mica passano!) non permettono ai bus di transitare.
Le strade e l'illuminazione fioca che nelle ore serali rende la zona poco praticabile a piedi per il rischio di essere scippati o assaliti da branchi di cani che, (anche grazie all'istituzione da parte della Giunta di accalappiacani e la costruzione del canile municipale!?!), scorazzano in lungo e in largo per le vie della IV.
Le strade e i parcheggi selvaggi (causa la solita assenza dei vigili) che anche in vie ampie e di recente costruzione come Via Don Orione creano grossi disagi alla circolazione.
Certamente se venissero istituiti i vigili di quartiere nei rioni della città, attualmente abbandonati a se stessi, ci sarebbe più ordine e sicurezza e soprattutto si creerebbero nuove opportunità di occupazione che contribuirebbero ad alleviare il grave problema cittadino della disoccupazione.
Molte situazioni potrebbero essere risolte, se l'Amministrazione Comunale ponesse più attenzione a questi piccoli grandi problemi che investono giornalmente la vita dei cittadini, invece di dedicarsi alla realizzazione di grandi opere di facciata che, come il maquillage di una vecchia signora rende agli occhi estranei una gradevole visione estetica, ma non le cancella il gravoso peso degli anni, così i vari lavori tanto decantati non cancellano gli innumerevoli problemi elencati.

Saverio Gerardis
 

 

             
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