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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud

(Domenica 26 agosto 2007)

Tra mille difficoltà anche quest'anno la corsa si è disputata

La Marcialonga Verdaspromonte tradizione che non muore mai

Dopo tanti anni la "Marcialonga Verdaspromonte" è diventata una tradizione. Ogni diciotto di agosto centinaia di persone si radunano a Gambarie per disputare la classica corsa camminata tra la frescura del "Bosco delle fate".
Quest'anno, per imprecisati motivi, non è stata organizzata. Ma malgrado ciò, fin dalle prime ore del mattino, moltissime persone si sono radunate ugualmente nel tradizionale punto d'incontro. Circa 150 appassionati, tra cui atleti, bambini, giovani, anziani e persino mamme con passeggini, hanno deciso di dare il via a una passeggiata, ripercorrendo il tragitto ufficiale della marcialonga, animati dallo spirito naturalistico, sportivo e solidale. Come ogni anno erano presenti anche sedici atleti non vedenti accompagnati dal presidente dell'Unione italiani ciechi, Armando Paviglianiti. Anche se non ufficialmente, si è svolta, così, la 32. edizione della "Marcialonga Verdaspromonte", con l'auspicio da parte di tutti che ciò che è accaduto quest'anno sia da stimolo per gli organizzatori storici della manifestazione, affinché trovino nuove motivazioni per le future edizioni.
Saverio Gerardis ha partecipato a venti marcialonga consecutive e dice: «Sono felice che si sia svolta questa manifestazione spontanea. La ricorderemo come un'edizione speciale. Per molti di noi cresciuti d'estate a Gambarie, la Marcialonga non rappresenta una semplice gara, ma una festa di sport, una tradizione, e come tale va rispettata e non disattesa».
Dalle parole di Carmelo Covani traspare il disappunto di tutti i presenti: «Non so per quale motivo quest'anno non è stata organizzata la Marcialonga. La mia presenza e quella di tutta questa gente oggi, vuole essere un incoraggiamento per gli organizzatori affinché non si sentano soli per gli anni a venire».

Claudio Crisalli
 

 

             
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